Polo della Logistica di Passo Corese: per il WWF i lavori non potevano iniziare

Il WWF Lazio ritiene inaccettabile l’utilizzo dei termini di ‘sostenibilità e valorizzazione delle potenzialità del territorio’ nell’accezione data dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti nell’ambito della comunicazione istituzionale per definire le caratteristiche dell’operazione da 10 milioni di mc di cemento del Polo della Logistica, che si riverserebbero sulla Sabina, territorio dell’antica città di Cures.

Così come inappropriata sembrerebbe la rassicurazione dei vertici dell’Ente, ribadita recentemente a mezzo stampa, relativamente alla presunta legittimità delle procedure tecnico-amministrative seguite, nonché sull’acquisizione di tutti i pareri, compresa la valutazione di impatto ambientale.

Qualche passaggio, ictu oculi, deve essere presumibilmente sfuggito al Consorzio proponente.

Non risulterebbe, infatti, al WWF Lazio, che sia stata portata a termine la verifica di ottemperanza richiesta dall’Ufficio Valutazione Impatto Ambientale dalla Regione Lazio.

In quella sede si chiedeva che, prima dell’approvazione del progetto definitivo e, quindi, prima del rilascio del permesso a costruire e dell’avvio dei lavori, si sottoponesse nuovamente agli Uffici competenti il progetto per la verifica dell’adempimento alle prescrizioni indicate.

“Dalla documentazione esaminata dalla nostra Associazione – dichiara Antonio Rotundo delegato pianificazione del WWF Lazio – ancora non risulterebbe redatta la determinazione conclusiva relativa alla predetta verifica proprio perché il progetto presentato non avrebbe ottemperato alle prescrizioni.”

“Per tale motivo – dichiara Vanessa Ranieri Presidente del WWF Lazio – la nostra Associazione ha chiesto, secondo quanto previsto dal Codice dell’Ambiente, all’Area VIA della Regione Lazio, autorità competente, di esercitare il controllo sull’osservanza delle prescrizioni impartite in sede di valutazione di impatto ambientale e, nel caso si accertassero violazioni delle prescrizioni impartite o difformità sostanziali da quanto disposto dalla pronuncia VIA, di disporre la sospensione dei lavori e l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale a cura e spese del responsabile. Auspichiamo per converso che la sostenibilità e la vera valorizzazione del territorio passino per adeguati e partecipati strumenti di pianificazione, che privilegino prioritariamente la vocazione delle aree e soprattutto la conservazione del territorio e non certamente le ruspe e il consumo di suolo.

L’Associazione si appella e lancia la sfida a Regione, Sovrintendenza, Provincia di Rieti, Comune di Fara in Sabina e sindacati per ripensare tutti insieme un nuovo modello di sviluppo della Sabina che punti sulla salvaguardia del paesaggio agricolo e delle emergenze storico-archeologiche presenti, anche in attuazione di quanto previsto dalla L.R. 24/98.

Solo così la Sabina potrà essere terra di turismo sostenibile, a fronte di un’alternativa, quella attuale, che destinerebbe questo territorio a mero passaggio di tir e merci, con prospettive economiche e sociali alquanto incerte e insostenibili sotto il profilo ambientale”.

Roma 28 dicembre 2010

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2 risposte a Polo della Logistica di Passo Corese: per il WWF i lavori non potevano iniziare

  1. Sabino scrive:

    10 milioni di metri cubi di cemento del Polo della Logistica ai quali si aggiungerà tutto il resto: svincoli autostradali, passante ferroviario, centri commerciali.
    Quello che stanno facendo i dalemiani di Passo Corese (Perilli e Mazzeo) passerà alla storia delle devastazioni ambientali … tanto a loro che glie frega: sono i loro “compagni” toscani che hanno da vendere l’olio …

  2. giovanni scrive:

    dovrebbero levare i poteri al compagno perilli

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